Catania... e dintorni!

1- Riviera dei ciclopi

La Riviera dei Ciclopi, fra Acicastello e Acireale, mostra le colate laviche dell’Etna, con rocce dalle forme contorte e ripide scogliere a guardia di insenature dalle acque limpide. Tantissimi i miti legati a questo territorio: il più importante è quello che attribuisce la nascita degli 8 spettacolari Scogli dei Ciclopi a Polifemo che, accecato, staccò queste rocce dall’Etna e le scagliò contro Ulisse e i suoi compagni in fuga dai Ciclopi.
È comodamente raggiungibile da Catania con autobus locali o con quelli che fanno la spola fra Catania e Messina; ad Acireale c’è anche la stazione ferroviaria ma è un po’ decentrata.
Aci Castello prende il nome dal Castello normanno costruito nel 1076 sulla roccia lavica che si protende sul mare dà il nome al piccolo borgo e ospita oggi il Museo Civico, che raccoglier materiale archeologico, dal Paleolitico al Medioevo, e naturalistico (fossili, minerali e un bell’orto botanico con piante soprattutto grasse di notevole valore).
Aci Trezza è il villaggio di pescatori dove Giovanni Verga ambientò I Malavoglia e, Luchino Visconti, ispirandosi al romanzo, girò con la sua troupe e con la preziosa collaborazione degli abitanti del paese il capolavoro del neorealismo italiano La terra tremaDa Acireale una bellissima passeggiata è quella che porta a Santa Maria La Scala: un piccolo villaggio sorto intorno al porticciolo di pescatori, pieno di barche da pesca coloratissime, alle pendici del terrazzamento lavico chiamato “La Timpa”. La vegetazione rigogliosa della Timpa contorna il paese e la sua spiaggia di rocce nere laviche. A Santa Maria si può arrivare anche in auto, ma il sentiero è molto più bello.

2- Taormina

Lo scenario suggestivo di avere l’Etna sullo sfondo e di essere una città arroccata su una terrazza di roccia a picco sul mare, rendono Taormina, da secoli, una destinazione ambita da turisti provenienti da tutto il mondo.
Attrazione principale della città e probabilmente di tutta la Sicilia, è il Teatro Greco Romano, che situato sull’estrema punta della terrazza di roccia sopra il mare lascia intravedere dal suo interno scorci della costa siciliana. Oltre al teatro, però, ci sono molte altre attrazioni come la Cattedrale di San Nicola, il Corso Umberto I e il piccolo Odeon che esplorando a piedi la città meritano una visita.
Il territorio intorno a Taormina, è inoltre, circondato da bellissime spiagge e da piccoli borghi marinari: da Giardini Naxos al Letojanni fino a Santa Teresa di Riva, troverete numerose calette con bellissime spiagge, molte delle quali presentano ciottoli vulcanici.

3- Siracusa

Lungo la costa ionica, una fra le città più belle della Sicilia è Siracusa, uno dei maggiori centri della civiltà greca. La sua grandezza era paragonabile a quelle di Atene, Roma e Cartagine e molti di questi monumenti, testimonianza della sua storia, sono inglobati nella struttura della città moderna. Al suo interno, l’isolotto di Ortigia che custodisce i tempi dell’età greca, quello di Apollo e quello di Atena, si distende fra la terraferma e il mare e le sue coste si chiudono fino a formare due approdi protetti: l’ansa del Porto Piccolo ed il Porto Grande ai piedi dei monti Iblei. In seguito al terremoto del 1693 però gran parte di questi edifici furono ricostruiti in stile barocco donando alla città una nuova veste, ma lasciando intatta la sensazione che passeggiando per Siracusa si respira la storia del mediterraneo.

4- Ragusa Ibla

Dichiarata Patrimonio dell’Unesco in quanto testimonianza dell’arte barocca, la città di Ragusa sorge sulla parte meridionale dei Monti Iblei. La città, circondata da una catena di colline verdi e attraversata dal fiume Irminio, è suddivisa tra la parte superiore moderna e la parte inferiore, detta Ragusa Ibla, sorta dalle rovine dell’antica città e ricostruita, dopo il terremoto del 1693, secondo l’antico assetto medievale. Il quartiere di Ibla offre oltre cinquanta chiese, diciotto monumenti UNESCO e numerosi palazzi nobiliari.  Collocato su una collina, questo borgo domina la vallata circostante dove tra le sue casupole e stradine, regna il maestoso Duomo di San Giorgio, massima espressione del barocco ibleo.

5- Val di Noto

Ricostruite dopo il terremoto del 1693 e inserite nel 2002 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, le otto città della Sicilia Sud Orientale (Caltagirone, Catania, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli) rappresentano il risultato di un considerevole impegno collettivo condotto con successo e con risultati architettonici e artistici di alto livello. Ognuna con i suoi luoghi di interesse ma tutte vincolate allo stile tardo Barocco dell’epoca, esse sono un unicum per le importanti innovazioni apportate nel campo della pianificazione e della progettazione urbanistica.

6- Riserva naturale di Vendicari

Situata nell’estremità sud-orientale della Sicilia, la Riserva Naturale di Vendicari, comprendente un’area di 15.000 ettari, è tra le aree naturali più interessanti  d’Europa.
Di incredibile valore per la diversità di ambienti che la costituiscono, lungo i suoi 8 km di costa incontaminata, possiamo trovare: le spiagge di Calamosca, Eloro e Marianelli dove la sabbia fine digrada in un mare da favola;  alcuni reperti archeologici del periodo greco come il tracciato stradale che collegava il centro marinaro a Noto antica o come la catacomba del periodo bizantino;  la tonnara e la torre d’avvistamento di Vendicari, risalente al periodo normanno, ancora oggi ben visibile da tutta la Riserva e da qui quest’ultima ne ha ereditato il nome. E non è finita qui. La presenza  di grandi specchi d’acqua dolce lo rendono punto d’approdo per i grandi uccelli  durante il periodo delle emigrazioni: dai numerosi punti d’avvistamento sarà possibile ammirare esemplari di fenicottero, airone, cicogna, spatola e cavaliere d’Italia. La fauna terrestre invece si compone principalmente di piccoli mammiferi come la volpe e le istrici, oltre a rettili e anfibi.

7- Gole dell'Alcantara

Il corso del fiume Alcantara sulle sponde del quale è stato istituito il Parco Fluviale dell’Alcantara, è  il luogo dove più di altri è possibile ammirare gli effetti sensazionali dei fenomeni naturali. Il canyon delle Gole, si è  infatti originato dal raffreddamento di colate laviche nell’acqua ghiacciata del fiume dando origine a pareti rocciose alte fino a 50 metri e a rocce dalle forme curiose. Per circa 25 metri è possibile addentrarsi nel tratto iniziale del percorso a valle, dove tra piccoli laghi e cascate di acqua purissima potrete trovare una spiaggetta  accessibile nella bella stagione, fino a che il livello dell’acqua non diventa troppo alto o turbinoso e dove ci si può anche immergere ma è consigliabile farlo indossando una muta. Percorribile tutto l’anno invece, il Sentiero delle Gole, è l’unico altro modo per visitare le Gole e per osservare il canyon da un altro punto di vista soprattutto quando l’acqua della spiaggetta è troppo alta. Facile e con pendenze moderate, le Gole, offrono inoltre affacci nei punti panoramici, come ad esempio la terrazza di Venere o il balcone delle Muse, da cui la vista è sublime. In alternativa, per i più sportivi, trekking fluviale e body rafting sono i modi più avventurosi per vivere l’esplorazione delle gole.

8- Pantalica

Situata nella provincia di Siracusa fra Cassaro, Ferla e Sortino, antico insediamento della prima metà del XIII secolo a.C.e inserita nella Riserva naturale orientata, Pantalica, dal 2005 è riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Il sito archeologico che si sviluppa in un’area naturalistica spettacolare di circa 80 ettari comprende: Pantalica, la Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande. Si affaccia sui profondi canyon scavati nella roccia calcarea dai fiumi Anapo e Calcinara e comprende cinque grandi necropoli con le caratteristiche tombe “a grotticella artificiale”, realizzate dai Siculi tra il XII e l’VIII secolo a.C., nelle quali sono stati rinvenuti numerosi reperti risalenti al Paleolitico e al Neolitico conservati nel Museo Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa. Raggiungibile sia da Sortino che da Ferla, quest’ultimo è quello consigliato perché meno difficoltoso e di maggiore interesse in quanto a pochi chilometri dal  paese c’è la “Sella di Filiporto”, antico accesso alla città con i resti della trincea di fortificazione. Qui un cartello segnala i vari itinerari. Percorrendo i vari sentieri, si può volgere verso la Necropoli di Filiporto e raggiungere il villaggio bizantino con le abitazioni rupestri ed il piccolo Oratorio di San Micidiario. A poca distanza si trovano inoltre le tracce del mitico regno di Hyblone, con i resti dell’Anaktoron, o Palazzo del Principe, di cui sono ancora visibili le fondamenta in blocchi di pietra megalitici che ricordano le coeve costruzioni micenee. La Necropoli di Pantalica, uno dei più antichi esempi di architettura funeraria rupestre, è la meta ideale per una visita che unisce cultura, natura e trekking.

9- Caltagirone

Cittadina collinare della Sicilia Orientale, a circa 70 km a sud ovest di Catania, la città d’arte di Caltagirone, è uno dei principali riferimenti dell’arte ceramica in Italia, una vera e propria perla che custodisce numerosi capolavori di grande rilievo grazie ai quali si è conquistata l’appellativo di ‘Città della ceramica’.
La città, anch’essa distrutta in seguito al disastroso terremoto del 1693 venne poi ricostruita da architetti come Battaglia, Gagliardi e Bonaiuto i quali le hanno conferito uno stile decisamente barocco, successivamente arricchitosi di suggestioni liberty. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la Piazza del Municipio, la Scala di Santa Maria del Monte, il Carcere Borbonico, la Villa Comunale e la Chiesa dei Cappucini.

10- Parco dell'Etna

Con il Decreto della Regione del 17 marzo 1987, il Parco dell’Etna è il primo parco istituito dalla Regione Sicilia. Con l’obiettivo primario di proteggere un ambiente naturale unico, di salvaguardare lo straordinario paesaggio che circonda il vulcano e di promuovere lo sviluppo delle popolazioni e delle comunità locali, il Parco si estende per circa 59000 ettari.
Con i suoi boschi, i sentieri, gli irripetibili panorami, i prodotti tipici, i centri storici dei suoi comuni, il Parco è in ogni stagione dell’anno un accattivante invito per i viaggiatori e gli amanti della natura, dell’enogastronomia e degli sport all’aria aperta in scenari irripetibili.
Il Parco è un magnifico territorio della Sicilia Orientale, un ambiente davvero unico che evidenzia una natura possente che però al tempo stesso riesce a essere generosa con la straripante fertilità della sua terra (tantissimi i vigneti e le cantine presenti nella Strada del vino dell’Etna).
Al centro dell’ecosistema del Parco c’è l’Etna, che raggiunge l’altezza di circa 3350 m. e si estende su una superficie di circa 1260 chilometri quadrati. Ricadono invece nel suo territorio  venti comuni (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea), con una popolazione di circa duecentocinquantamila abitanti.

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